Narro e dunque sono

“Attento mentre parli. Con le tue parole tu crei un mondo intorno a te”
Capo indiano Navajo

Una grande parte del nostro futuro dipenderà da come narreremo a noi stessi, ai nostri cari e ai posteri l’esperienza della pandemia.

 

La narrazione è una pratica sociale ed educativa che da sempre risponde a molteplici e complesse funzioni: dal “fare memoria” alla condivisione di esperienze collettive, dall’apprendimento al puro intrattenimento.
Per fortuna oggi però la ricerca scientifica mostra di avere “riscoperto” il senso della pratica tipicamente umana del narrare.
Molte discipline hanno provato a mettere in luce l’importanza del concetto di narrazione, non solo per assegnare e trasmettere significati, ma per «dare forma al disordine delle esperienze».

La narrazione è da sempre usata dall’essere umano. È uno strumento importante di interpretazione della realtà che ci aiuta ad interagire con il mondo sociale nel quale viviamo, è indispensabile per l’apprendimento, è un modo per comprendere quello che ci circonda e per trasmetterlo agli altri e sicuramente facilita i processi di cambiamento sociale e organizzativo (cit. Angela Lagreca).

Lo psicologo e accademico Daniel Taylor sostiene che ognuno è il prodotto delle storie che ha ascoltato e che ha vissuto. Quotidianamente si racconta e ci si racconta, ed è proprio in questa relazionalità che avviene la negoziazione del proprio sé con quello altrui, in altre parole la narrazione è uno strumento con cui si costruiscono, o meglio si co-costruiscono, significati.

Siamo convinti che ciascuno di noi riuscirà a trasformare l’esperienza della quarantena e delle sue conseguenze negative in un fattore di resilienza, se potrà raccontare e condividere la propria storia sulla pandemia, attribuendole significato e integrandola nella propria storia di vita e della sua comunità, grazie al supporto sociale e relazionale che incontra.

Senza dimenticare però che nel corpo rimarranno i segni della quarantena: perchè il virus ha colpito il corpo di molti innanzitutto, ci ha ricordato che siamo fragili ed impermanenti, mortali. Ed insieme alla narrazione dovremo collegare le sensazioni dei nostri corpi perchè la narrazione stessa sia completa e foriera di una vera resilienza. 

Secondo lo psicologo americano Bruner il pensiero narrativo è uno dei due modi principali di pensiero con cui gli esseri umani organizzano e gestiscono la loro conoscenza del mondo.

Ecco perché, sin dall’inizio della quarantena, noi come centro di psicoterapia e formazione abbiamo cercato di costruire delle storie condivisibili con tutti i caregivers (personale sanitario, insegnanti, genitori e persino le aziende) per trasmettere una narrazione realistica, ma “accettabile”, da poter restituire alle persone di cui essi si prendono cura.

 

Ritroviamoci sotto le stelle

Stanchi di essere sempre “on line”, abbiamo voluto organizzare degli incontri di approfondimento IN PRESENZA dedicati a genitori e bambini, che offrono strumenti semplici, ma non banali, per riscoprire il valore terapeutico delle storie.

Gruppi molto piccoli, incontri limitati nel tempo, prenotazione obbligatoria, la natura come alleata, distanze garantite e norme igieniche rigorose sono le regole che guideranno l’organizzazione dei nostri appuntamenti sotto le stelle.
Tutti gli incontri si svolgeranno nel giardino del nostro Centro così da avere lo spazio sufficiente e rendere al contempo gradevole l’esperienza.

Gli incontri sono organizzati in collaborazione con l’Associazione Essere Esseri Umani e saranno quindi GRATUITI per tutti gli associati.
Chi ancora non è socio potrà diventarlo il giorno stesso dell’incontro (costo euro 20, annuale).
Essendo a ridosso dello scadere dell’anno sociale (luglio 2020) chi si assocerà nel mese di giugno sarà automaticamente iscritto per l’anno 2020/2021 e potrà quindi accedere alle diverse attività pratiche dell’Associazione e alle serate che verranno organizzate l’anno prossimo.

Le serate

Un incontro riservato ai bambini della scuola dell’infanzia che accompagnati da un genitore verranno guidati in un percorso espressivo e ludico che li aiuti a dare un senso alle tante emozioni di questo lungo periodo di quarantena, riuscendo così a dar loro un significato e ad elaborarle.

17/06/20 – ore 18,30 
1 genitore e 1 bambino (3-5 anni) – max partecipanti: 5 coppie

Un incontro riservato ai bambini della scuola elementare che accompagnati da un genitore verranno guidati in un percorso espressivo e ludico che li aiuti a dare un senso alle tante emozioni di questo lungo periodo di quarantena, riuscendo così a dar loro un significato e ad elaborarle.

24/06/20 – ore 18,30 
1 genitore e 1 bambino (6-10 anni) – max partecipanti: 5 coppie

“Leggimi con cura” è il titolo di un breve viaggio nel mondo dell’albo illustrato, attraverso il quale proveremo a riscoprire il vero valore del libro e la bellezza della lettura come momento privilegiato in cui far sentire al nostro bambino che siamo lì, accanto a lui.

29/06/20 – ore 17,30 
rivolto ai genitori – nr. max partecipanti: 20

LE ATTIVITA’ PRATICHE

Con giugno sono riprese anche tutte (o quasi) le attività pratiche dell’Associazione. Si svolgono sempre in giardino e nel rispetto di tutte le indicazioni di sicurezza.

COME ISCRIVERVI

Per maggiori informazioni sia sulle serate che sulle attività potete contattare la nostra segreteria: segreteria@essereesseriumani.it, 349 8096774

VI SEGNALIAMO 

Per chi non riuscisse a venire alle serate segnaliamo che sul nostro sito è possibile scaricare quello che noi abbiamo soprannominato il “libricino dei bambini“.
Si tratta di un kit operativo composta da esercizi-gioco da fare insieme ai vostri figli proprio per iniziare quel processo di rielaborazione coadiuvato dalla narrazione di cui vi abbiamo parlato.
Il kit operativo è stato pensato da Bianca Bisioli e Silvia Crespi e illustrato da Chiara Ghinassi.
Per scaricarlo basta cliccare qui >>

 

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